ATTENZIONE!Per il frequente arrivo di commenti, critiche e richieste di conferma su una presunta Protezione concessa ad alcune Istituzioni da parte della Casa Leopardi, si precisa che il Principe don Hugo-José NON è Protettore (meno ancora -come certuni indicherebbero "Gran Protettore", o "Protettore Ereditario", oppure "Perpetuo") di alcuna privata organizazzione di orientamento cavalleresco e/o monastico-religioso di qualsiasi entità o natura, tranne -si intende- delle proprie Istituzioni che nulla hanno in comune con le Organizzazioni estranee di ispirazione cavalleresca che dir si voglia.
Sembra che vi siano persone che sconoscono (o fanno finta di non conoscere) che la validità di una Protezione è sempre subordinata ad un TRATTATO che stabilisce alcune Regole da adempiere oltre ad esigere quel dovuto rispetto che la stessa Protezione (anche se dovesse essere priva di Trattato) automaticamente impone al "Protetto" ed a tutti coloro che, in qualche modo, sono ad esso collegati. La LEGGE INTERNAZIONALE bene esplicitamente afferma che il Protettorato è una relazione nella quale un Organismo (Stato, Nazione, Istituzione, Società, ecc.) rinuncia ad una parte della sua sovranità, ovvero alla propria indipendenza assoluta, principalmente dei suoi poteri relazionati con gli affari esteri, attenendosi a quanto predisposto dal Trattato e (in mancanza di questo) al volere del Protettore. In tutti i casi deve rendere conto al Protettore su tutti gli eventuali cambiamenti, programmi, natura e sviluppi dell'Organizzazione stessa oltre che ottenere il necessario "Nulla Osta" su determinate nomine eseguite con o senza elezioni, dei componenti la stessa Organizzazione, che potrebbero contrastare con i principii della Protezione o, eventualmente, con l'opinione del Protettore.
Col Summary IV-1998 fu riportata una chiara nota con la quale si indica che un Protettorato richiede alla parte protetta una certa subordinazione verso il Protettore in quanto -in qualche modo- ne trae vantaggio, anche se detiene la sua sovranità SOLTANTO ED ESCLUSIVAMENTE NOMINALMENTE, poiché nel più dei casi, il Protettore può influire anche negli affari dell'amministrazione interna della parte protetta. Mancando questo principio, per se stesso non sussiste alcuna Protezione.
Ciò premesso, si rettifica che don Hugo-José non ha MAI stipulato alcun Trattato di Protezione, meno ancora "Perpetua" e/o "Ereditaria" con alcuna attuale Organizzazione, sia o non di orientamento cavalleresco o monastico; NON E' MAI INTERVENUTO -direttamente o indirettamente- ad alcuna riunione e/o convocazione inerente alle decisioni. elezioni, ammissioni, promozioni di Dignitari, dei Gran Maestri o dei Protettori, ecc. di qualsiasi Organizzazione cosa che sarebbe dovuta avvenire se fosse "Protettore"; NON HA MAI RICEVUTO ALCUN APPANNAGGIO, seppur simbolico, o RESPONSIUM che in qualche modo è dovuto ad un protettore, nè ricevuto alcun formale invito di convocazione come è d'uso trasmettere ai membri di una istituzione, ancor più ad un Protettore; NON HA MAI CONOSCIUTO quale fosse stata e quale fosse la vigente attività caritativa e/o Ospitaliera di qualsiasi Istituzione, come dovuto soprattutto ad un Protettore, ciò in quanto PROTETTORE NON E'! In più, il suo nominativo non appare nella lista dei membri aggregati, pubblicata in Italia e diffusa in più occasioni dai rispettivi Rappresentanti.
E' stato sempre precisato che la presenza di don Hugo-José ad alcune celebrazioni tenutesi in Italia da differenti Organizzazioni di orientamento cavalleresco, fu sempre in qualità di Ospite Osservatore o Ospite Ilustre degli allora Rappresentanti dei locali Gran Priorati e/o Alti Dignitari delle stesse Istituzioni; eventi ai quali presenziarono varie autorità diplomatiche, civili, militari e religiose. Probabilmente la presenza del Principe Hugo-José alle surriferite cerimonie avrà dato l'opinione (errata!) sull'eventuale esistente protezione della Casa Tomasi-Leopardi concessa in favore delle istituzioni promotrici degli eventi, una delle quali riconosciuta dal Ministero degli Affari esteri della Repubblica Italiana. Le fotografie scattate durante tali riunioni tenutesi al Quirinale (sotto la Presidenza Ciampi), in Vaticano (Segreteria di Stato, sotto il Pontificato di Giovanni-Paolo II), al Castello di Monguzzo in Lombardia, a Montescudo di Rimini, ed altre, rilevano chiaramente la presenza di don Hugo-José non nella sua funzione di "Protettore", ma soltanto ed esclusivamente come OSPITE. Anche Papa Benedetto XVI, durante il suo viaggio in Turchia, fu ospite di una moschea: ciò non significa che il Pontefice sia "Protettore dell'Islam" oppure che appartenga alla religione mussulmana!
COME CONCLUSIONEè da rimarcare che è assolutamente assurdo il solo pensare o reclamare una Protezione concessa ad un Organismo che - oltre ad alcune discrepanze per le quali non è nostro compito argomentare - annovera fra i propri membri diverse persone cancellate e/o espulse dall'Historical File Leopardi!
(Tratto da "Historical File Summary", Anno LVII, n. II-2007)